sociali    

Gli esseri umani sono animali altamente socievoli.

Normalmente noi viviamo in gruppi per tutto l’arco della nostra vita ed è del tutto inusuale vivere in isolamento totale a lungo.
Proprio il nostro bisogno profondo di socialità ha portato alla nascita delle carceri, nelle quali la punizione consiste nell’isolamento dagli altri.

Allo stesso modo, chi mantiene un comportamento socialmente deviante corre il rischio dell’ostracismo sociale, che è un'altra forma di isolamento.

Il modo più semplice di rappresentare graficamente un’organizzazione è l’organigramma, che può riferirsi ad un gruppo ristretto di persone che lavorano insieme oppure rappresentare un intero Paese.

Esistono società di grandi e di piccole dimensioni.

Sono società di piccole dimensioni quelle composte da un numero di persone che va da alcune decine a parecchie migliaia.
Queste persone vivono raccogliendo cibo selvatico, allevano animali domestici e hanno un’agricoltura non intensiva. In tali società mancano le città e i governi organizzati gerarchicamente. La loro economia è di tipo molto semplice e il ceto sociale ha molto peso.
Infatti i gruppi più importanti sono le famiglie e la prima domanda che viene rivolta ad un estraneo è: chi è tuo padre?

a quale famiglia/clan appartieni?

Sono, invece, considerate società di grandi dimensioni quelle che presentano città, industrie, agricoltura intensiva e un’economia internazionale complessa. In queste società ci sono classi e governi con gerarchie ufficiali e l’importanza del ceto è minore che non nelle società di piccole dimensioni.

Ad esempio la società degli antichi Egizi era strutturata in questo modo:

una grande quantità di schiavi e servi, posti alla base della piramide che rappresenta lo strato più umile della popolazione, seguivano gli agricoltori, gli artigiani, i mercanti, gli scribi, i soldati, gli ufficiali di governo, nobili e sacerdoti e, a capo di tutti, il faraone, in cima alla piramide e alla nazione.
 

Questo modo di rappresentare le classi sociali è molto utile perchè rende immediatamente evidente l’importanza del ruolo che le varie persone ricoprivano nell’organizzazione sociale del tempo e che veniva loro riconosciuta dai connazionali. Quanto più in alto nella piramide una persona si poneva, tanto maggiori erano i privilegi di cui godeva.

Ognuno di noi all’interno del proprio gruppo sociale
ricopre un ruolo e appartiene ad uno status.

Lo status è la nostra posizione sociale all’interno del gruppo e il ruolo è la parte che la società si aspetta che noi ricopriamo all'interno di un certo status.

Per esempio da un uomo che ricopre lo status di padre di famiglia, la società si aspetta che compia certi doveri ben precisi: occuparsi economicamente dei figli, mantenerli, nutrirli, guidarli, proteggerli e istruirli.

In genere si appartiene ad uno status o lo si acquisisce e ogni società ha modalità diverse a questo proposito.

La società ai tempi degli antichi Romani
era strutturata in:
senatores
equites
vulgus
latini residenti in italia dalla nascita
peregrini
liberti
servi

Per esempio, in nord America sono un valore l’autonomia individuale e la mobilità sociale, mentre in India è molto importante l’appartenenza ad uno status. Come risultato la mobilità sociale è molto bassa e la società è ancora oggi divisa rigidamente in caste.

Nelle nazioni dove vige il sistema monarchico, le famiglie reali sono considerate una casta separata da quelle dei contadini, mercanti, operai, impiegati.

Nell’antica Cina la società era divisa in:
Imperatore
nobili
 proprietari terrieri
 popolani
 comuni

I nobili erano a loro volta divisi in:
duchi o principi, marchesi, conti, visconti, baroni

In India vigono le caste:
 

la parola casta deriva dal portoghese
e significa linea ereditaria, razza

Un esempio di gerarchia sociale è:
 re
 nobili
 latifondisti
 proprietari terrieri
 popolani
 contadini
 servi  

La società multiclasse è composta da:

alta società (ricchi da sempre e nuovi ricchi)
 professionisti (classe medio-alta)
 impiegati (classe media)
 lavoratori dell’industria (proletariato)
 lavoratori manuali (basso proletariato)
 senza casa
 persone carcerate o che vivono in istituzioni.